SETTANTA VOLTE SETTE

 

SETTANTA VOLTE SETTE


Quante volte, Signore,

ti ho evitato, ignorato, trascurato, scartato?

Non ti ho riconosciuto nella fisarmonica stonata

nel tremulo bicchiere di plastica

agitato sotto i miei occhi.

Infastidita ho voltato il capo dall’altra parte.

E Tu sei rimasto ancora una volta solo

nella moltitudine degli indifferenti

scocciati

e la parola FAME non vibra echi.

Dov’è finito il buon samaritano?

Passano solo dottori della legge e della finanza

Non c’è il Cireneo,

solo Pilato sopravvive.

Sono ancora in tempo, o Signore,

per ricevere misericordia

come il figliol prodigo

o sarò da Te vomitata

per la mia tiepidezza?

 

 

Ada BOTTINI

 

Rapallo, Lunedì 4 Maggio 2015