I REMI DELLA “SUPERBA”

PROVENIVANO DAI FAGGETI DELLA VAL D’AVETO

Lago delle Lame (dal latino lamis, palude)

Tre generazioni a passeggio intorno al Lago delle Lame

LAGO DELLE LAME

E’ situato a poco più di 1000 mt sul livello del mare alle pendici del Monte Aiona nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto. E’ uno dei pochi laghi di origine glaciale assieme al vicino gruppo dei Laghi delle Agoraie, nessun torrente l’alimenta ma solo numerose sorgenti aperte su un fondale di circa 5 metri.

 

Si tratta di una zona umida di notevole pregio e liberamente fruibile dai visitatori: da qui partono diversi itinerari a piedi con livelli di difficoltà differenziati.

Il lago è raggiungibile con l’autovettura attraverso una stradina tortuosa che si imbocca subito dopo il paesino di Magnasco. 
Nelle vicinanze del Lago delle Lame esistono i ruderi dell’antico hospitale di S. Bartolomeo delle Lame, già citato nel 1352 come “… hospitale S. Bartolomei in Lamis Vallis Avanti”.

 

Il paesaggio suggestivo immerso in una foresta di abeti e faggi ne ha fattol’ambientazione ideale per il Celtic Festival che si è svolto per la 18^ volta nel luglio del 2015 offrendo al folto pubblico di appassionati stage interattivi per grandi e piccini, concerti nel bosco e sul palco centrale, accompagnati da birre artigianali e cibi naturali prodotti nella stessa Val D’Aveto.

 

Passato l’abitato di Magnasco si incontra il bivio che conduce alla foresta delle Lame ove si trova il lago omonimo, minuscolo gioiello verde incastonato fra gli abeti e una morena d’epoca glaciale. Il ristorante albergo “Lago delle Lame” domina da un piccolo poggio le increspature verde oro formatesi grazie alla brezza che si leva leggera. Quando si fa sera le trote deliziano gli astanti con plastici voli sopra il pelo dell’acqua alla ricerca d’insetti che danzano ondivaghi.

 

Nei pressi del Lago si dipartono i sentieri che conducono all’interno del Parco dell’Aveto, una salubre passeggiata fra gli abeti e le faggete del comprensorio ritemprano la mente e lo spirito. Leprotti, daini, cinghiali e talvolta lupi in transito – come schegge che traversano e sollecitano il campo visivo per frazioni di attimo – popolano paesaggi da fiaba, il canto degli uccelli accompagna come melodia altalenante e melanconica lo scorrere del tempo…

 

Più oltre salendo verso il monte Aiona si trova la “Riserva Naturale orientata delle Agoraie” nel cui comprensorio vi son alcuni laghi, il più famoso dei quali è il “Lago degli Abeti”. Il “Lago degli Abeti” deve il suo nome a dei tronchi d’abete bianco millenari che si trovano adagiati sul fondo. Gli altri laghi sono il “Lago di Mezzo” e il “Lago di fondo”.

 

 

Presso il piccolo ma tecnologico Museo del Lago, ci siamo imbattuti in alcuni pannelli davvero interessanti per la nostra Storia Marinara di Liguria che ora vi proponiamo:

 

 

 

 

 

 

 

 

La poppa della Galea (Museo Galata Genova)

 

La prua della Galea (Museo Galata Genova)

 

La galea genovese del ‘600 che il Galata Museo del Mare (Genova) ha ricostruito fedelmente a grandezza naturale.

 

L’armeria della Galea

 

Posto di voga della Galea

 

La foto dà la reale misura del peso dei remi. Notare la particolare impugnatura.

 

Veduta d’insieme di un modello di Galea

 

 

Ecco le tre fasi della costruzione di un remo. Il prodotto finito veniva appeso al muro su tre staffe. Notare a sinistra in alto l’impugnatura dei remi.

Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo al Comune di Rezoaglio dal cui sito abbiamo attinto una sorprendente pagina di storia per la delizia dei nostri affezionati lettori di argomenti marinari.

Per maggiori informazioni sull’evento consultare i siti: www.aveto-ts.it e www.valdaveto.net

 

 

Scipione D’ESTE-Carlo GATTI

 

Rapallo, 17 Settembre 2015