IL CONVEGNO INTERALLEATO

(Rapallo, 6-7 Novembre 1917)

A cura di Pier Luigi Benatti – Emilio Carta

Sfruttando nel migliore dei modi i vantaggi della posizione centrale, Germania, e Austria Ungheria avevano successivamente eliminato dalla guerra la Serbia, la Romania, la Russia, e solo la disperata resistenza italiana sulla linea del Piave salvò l’Italia dalla rovina. La nostra sconfitta di Caporetto ebbe come conseguenza la riunione degli uomini di Stato Alleati (esclusi i russi) a Rapallo, non tanto per organizzare gli aiuti all’Italia quanto per riuscire a coordinare ed a stabilire una strategia comune.

Anche i generali stavolta si convinsero che occorreva abbandonare le considerazioni di prestigio e di vanità per riunire gli sforzi, e fu creato così il Consiglio Supremo di Guerra: i Primi Ministri d’Inghilterra, Francia e Italia, affiancati dai rispettivi rappresentanti militari (generali Wilson, Weygand, Cadorna) si sarebbero incontrati regolarmente a Versailles assieme al colonnello House che rappresentava il presidente americano Wilson.

Il New Kursaal Hotel, sede del Convegno

Naturalmente il Consiglio non aveva potere esecutivo, perché ciò avrebbe eliminato l’indispensabile controllo della politica sulla strategia e ciò limitò la sua efficacia dal punto di vista strettamente militare; permise però al generale Foch , che presiedeva la commissione militare, di tenere in pugno le riserve per usarle al momento più adatto, fatto, questo, che si rivelò determinante per bloccare le offensive tedesche dell’estate 1918.
Forse non è azzardato ritenere che il buon funzionamento dello Stato Maggiore Unificato angloamericano, che nella seconda Guerra Mondiale prese così importanti decisioni strategiche e guidò su vari continenti eserciti di dimensioni mai viste, sia disceso in piccola parte dall’esperienza conseguente al Convegno di Rapallo.

Il 24 ottobre 1917 col disastro di Caporetto l’Italia tocca il fondo della sua avventura bellica. Le truppe austriache, coadiuvate da quelle tedesche, sfondano la linea di difesa italiana ed avanzano verso la pianura padana.
Attestate lungo il fiume Piave le forze italiane organizzano una provvisoria resistenza mentre la rotta di Caporetto fa comprendere agli Alleati che è il momento di collaborare più strettamente.

A Rapallo il 6 e 7 novembre successivi si tiene così un summit che determinerà, come detto, la nascita del Consiglio Supremo della guerra.
Alla stazione ferroviaria della località climatica ligure giungono così le più prestigiose personalità politiche e militari italiane, francesi e inglesi che si trasferiscono nelle sale del Kursaal New Casino, sede del convegno teso ad una ricerca di una nuova e più unitaria direzione delle forze alleate.
Per l’Italia sono presenti il neo presidente del Consiglio V.E. Orlando, il ministro degli Esteri, Sonnino, i generali Alfieri, ministro della Guerra, e Porro mentre la delegazione francese è composta dal presidente del Consiglio Painlevé, dal ministro H. FranklinBouillon, dall’ambasciatore a Roma Barrère e dai generali Foch, Weygand e Dedondrecourt.

L’Inghilterra partecipa invece con il primo ministro Lloyd George ed i generali Smuts, Robertson e Wilson.
Il Convegno conferma la volontà, già espressa ufficiosamente attraverso i canali diplomatici, di assicurare particolari aiuti all’Italia e la nomina di un Consiglio Supremo Alleato, ma determina anche il siluramento del generale Cadorna – designato rappresentante dell’Italia a tale Consiglio – col passaggio del generale Armando Diaz a Capo di Stato Maggiore.
Lo storico Alberto Lumbroso rivela infatti che l’allontanamento del generale Cadorna venne deciso proprio a Rapallo dai generali alleati Foch e Robertson con il parere favorevole di Barrère e Wilson. La scelta di Rapallo quale sede del con vegno fu dettata da motivi di conve nienza prettamente politica.

Il Presidente del Consiglio 
On. Vittorio Emanuele Orlando

Sempre secondo il Lumbroso inizialmente e’ stato indicato il Veneto, un’idea scartata per evitare a ministri e generali la visione di sfascio e di disordine in cui si trovava in quel momento l’esercito. Vittorio Emanuele Orlando scartò anche Milano per evitare la curiosità della stampa. Alla fine venne deciso il summit nella più tranquilla e riservata cittadina rivierasca.
La sera del 4 novembre a Rapallo si incontrarono fra loro i rappresentanti francesi e inglesi che espressero il desiderio di veder giubilato il generale Cadorna, suggerendone la sostituzione con il Duca d’Aosta.

Il Primo Ministro inglese Lloyd George (a sinistra)

L’assenza di Cadorna – che telegrafò a VE. Orlando di non volersi allontanare dal fronte per stare vicino ai suoi soldati gli fu fatale.
 Allorché V.E. Orlando partì da Rapallo era convinto di poter lasciare Cadorna al suo posto ma il Consiglio dei Ministri fu di tutt’altro avviso. Quando si trattò di scegliere il suo sostituto ogni ministro presentò un proprio  candidato ma alla fine prevalse il parere del generale Alfieri che indicò nel generale Armando Diaz, comandante del XII Corpo d’Armata, perfettamente ignoto ai più, l’uomo della provvidenza. E tale scelta non poteva rivelarsi più felice.

A guerra conclusa sulla facciata del palazzo municipale, a ricordo dello storico convegno, viene posta una targa marmorea. 
‘Su questo lembo della ligure sponda le Nazioni alleate nel novembre 1917 sancirono il patto che diede all’Italia l’audacia e la forza donde fiorì il prodigio della vittoria più grande che negli annali del mondo collo stilo d’acciaio ebbe scritto la storia’.
 La targa venne distrutta nel settembre del 1922 dalle squadre fasciste e solo nel 1967 il ricordo dello storico convegno del 6-7 novembre 1917 venne riproposto con un altro marmo nell’atrio del nostro palazzo municipale, assieme a quello dei due Trattati legati al nome di Rapallo.


Rapallo, 04.04.11