VENTI DI STORIA
SU CAMOGLI
Nel giorno di Natale 2020, dedichiamo queste righe a chi è appassionato di ricerche marinare.
Uno scrittore di mare molto legato a Camogli.
La nostra memoria non deve – non deve – oscurare nel tempo chi scrive e chi ha scritto di mare e del suo scenario globale.
GIO BONO FERRARI
A Camogli, è vissuto il suo storico marittimo per eccellenza, cioè Gio Bono Ferrari, che scrisse con meticolosi dettagli le vicende di un secolo fitto di vicende e personaggi dell’epoca della vela. Ferrari, che morì nel 1942, fu anche un attento storico della nostra Città, che però scrisse raramente delle navi a propulsione meccanica.
ALBUM FOTOGRAFICO
MUSEO MARINARO GIO’ BONO FERRARI
VITTORIO G.ROSSI
Ne parlò invece un altro autorevole e famoso scrittore-giornalista di mare che amò Camogli: il Sammargheritese Vittorio G. Rossi. Rossi – tra l’altro – si diplomò al nostro Istituto Nautico nel 1925 e navigò su navi mercantili a vapore; coprì inoltre numerose e rilevanti cariche nell’ambito marittimo.
Esiste un terzo studioso, molto noto a livello internazionale, ma forse a pochi Camogliesi: Tomaso Gropallo.
Il Marchese Gropallo (1898 – 1977), di stirpe nobile Genovese (tralasciamo qui la sterminata storia della sua famiglia), è noto ai ricercatori Camogliesi di cose marittime per il suo celebre ed utilissimo “Il Romanzo della Vela” (ed. Mursia, 1973). E’ vero che Gropallo dedicò ampio spazio (come è giusto che sia!) ad Armatori, Capitani e Navi Camogliesi però, oltre questa letteratura, non sapevamo gran che della persona-scrittore. Rileggendo alcuni Bollettini del Santuario del Boschetto, intendiamo che, in effetti, Gropallo fu molto legato alla nostra Città.
Visitò molte volte il Museo Marinaro, anzi ne fu un appassionato collaboratore, specialmente nella fase di inaugurazione del 1938, quando la mostra si insediò nel ridotto del Teatro Sociale; a quell’epoca, il suo primo Direttore fu proprio Giò Bono Ferrari, del quale Gropallo era molto amico. Nel nuovo Museo, lo scrittore raccolse ovviamente molte notizie per i suoi testi. Inoltre, era il presidente nazionale – insieme all’armatore Francis Ravano – della “Amicale Internationale des Capitaines au Long Cours Cap-Horniers” (A.I.C.H.), alla quale erano nel 1971 ancora iscritti con onore tre “Albatross” Camogliesi: Prospero Figari (Sciabecco), Edoardo Figari e Prospero Antola; e proprio nel 1971, ebbe luogo l’ultima riunione dei Cap Horniers a Camogli.
Gropallo – che era avvocato – fu anche docente di Diritto ed Economia Marittima proprio al nostro Istituto Nautico per vari anni; lo studioso inoltre realizzò a quei tempi vari testi di Diritto e Storia della Navigazione, utili anche ai naviganti.
Per quanto enunciato sopra, consideriamo perciò Tomaso Gropallo un significativo ricercatore, studioso, cultore e storico della Marineria di Camogli.
Immagine: “Monumento dedicato ai Cap Horniers a Capo Horn” tratto da http://www.cap-horniers.fr/CHLC/Historique.html.
La fessura al centro rappresenta un albatross, cioè il titolo che veniva attribuito a quel Capitano che aveva l’abilitazione al “lungo corso” ed aveva doppiato il Capo Horn almeno una volta su nave a vela.
di Bruno MALATESTA
CAPITANI DI CAMOGLI
VITTORIO G. ROSSI – GIORNALISTA, SCRITTORE E UOMO DI MARE
di CARLO GATTI – (Rapallo Arte)
CAPO HORN – L’inferno dei Marinai
di CARLO GATTI – (Navi e Marinai-Mondo Marittimo)
Rapallo, 28 Dicembre 2020