Santuario del Sacro Cuore

Chiesa Millenaria

Ruta di Camogli – Genova

 

La chiesa Millenaria in una fotografia di inizio Novecento

 

L’edificio, situato nella località di Ruta, è un antico edificio di culto risalente al XIII secolo e fino al 1627 fu l’unica chiesa del paese. La costruzione presenta uno stile architettonico in Arte Romanica, con navata centrale absidata e con pietre a vista, e l’attuale conservazione degli edifici è dovuto agli interventi di restauro effettuati nel 1905 e 1950.

Nel 1905 venne costruita la sacrestia a cui seguì la demolizione di una casetta sul fianco sinistro, probabilmente ospizio per pellegrini, e venne sostituito il pavimento originale distruggendo le lastre tombali descritte anche nella relazione della visita apostolica del 1749.

 

 

 

Ruta si trova sul lato occidentale del promontorio di Portofino, fra boschi di pini e di castagni, a circa 300 metri sul livello del mare. La si raggiunge da Camogli o da una deviazione percorrendo la strada principale che da Rapallo conduce a Genova.

E’ punto di partenza per le escursioni a piedi sul promontorio di Portofino in direzione Portofino vetta o San Rocco. Nella frazione si può ammirare la Chiesa parrocchiale di San Michele, eretta nel XVII secolo, ma soprattutto, deviando verso San Martino di Noceto, la Chiesa Millenaria, dedicata al Sacro Cuore di Gesù.

Edificio ottimamente conservato, è uno dei più begli esempi di architettura romanica del Levante ligure.
Dalle origini antichissime, nel secolo XII ebbe funzione di pieve su un territorio che comprendeva anche Rapallo e tutto il versante di Recco. La sua decadenza iniziò già nel ‘400, nel ‘600 venne abbandonata e nel 1800 venne adibita nientemeno che a fienile. Dopo i restauri di inizio Novecento, la chiesa si presenta in pietra a vista e con un bel soffitto ligneo a capriate.

 

 

Alle falde del monte Esoli si trova un piccolo poggio da quale si ammira un incantevole panorama che da Punta Chiappa, si estende a ponente lungo la Riviera di ponente con la sua striscia di paesi che colorano l’arco ligure fino ad attaccarsi a Genova. Qui dalla Millenaria dedicata al Sacro Cuore di Gesù, sembra di toccare i tetti della stupenda Camogli che è placidamente adagiata al centro di un “vero” Golfo del Paradiso terrestre.

Dal lato montano scollina l’ampio anfiteatro che è disegnato dal M. Caravaggio (615 mt.s.l.m.), monte Ampola (573 mt.s.l.m) e dal Monte Bello (713 mt s.l.m.), a mezza costa il paese di San Martino, mentre il crinale scende dolcemente sul Tigullio che da qui appare come uno stretto fiordo scandinavo.

“Chiusa nell’edera, battuta dai venti, ferita dai vandali, usata quale stallaggio dalle truppe della Rivoluzione Francese che spadroneggiavano a Ruta e in località Campo, la bella chiesina si sentì veramente ferita a morte. E ferita rimase per lunghi anni, quasi boccheggiante”.

Così la descrisse Nietzsche quando si beava in quel panorama circolare di rara bellezza.

 

Papa Gregorio IX attesta con atto del 13 maggio 1239 che il piccolo Santuario fosse affidato a canonici. Purtroppo, sebbene sia stato nominato da Dante Alighieri e da Francesco Petrarca nei loro scritti, ogni volta il passante la trova chiusa e non gli resta che recitare una prece sperando che da lassù sia più vicina al cielo.

 

FOTO GALLERY

 

 

Silenzio e magia nella Chiesa Millenaria

Anticamente dedicata a San Michele Arcangelo, la chiesetta del Sacro Cuore di Gesù a Ruta è generalmente conosciuta con il toponimo di “Chiesa Millenaria” e, localmente, come “Chiesa Vecchia”. La Chiesa è romanica e risale, molto probabilmente, a prima dell’anno 1000, anche se le prime notizie certe risalgono al XII secolo. Si trova sulla strada che da Ruta porta a San Martino di Noceto. La tradizione la ritiene di origine anteriori all’anno Mille, per questo viene denominata Chiesa Millenaria. Nelle sue adiacenze, durante il Medioevo, si ergeva un ospedale intitolato a San Bartolomeo: l’intero complesso costituiva un luogo di sosta, di ristoro e di soccorso per i viandanti che si recavano a Roma in pellegrinaggio.

 

Nel 1950 venne ricostruita la “discussa” cuspide della torre campanaria a cura della Soprintendenza ai Monumenti. I lavori si resero necessari a causa dell’abbandono dell’edificio dopo l’incendio appiccato dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte, sul finire del XVIII secolo, al comando del generale Andrea Massena. 

 

Venne restaurata agli inizi del secolo scorso, mantenendo i suoi muri perimetrali, il soffitto di legno a vista, l’abside in conci di pietra del luogo e lo svettante campanile in pietra.

 

Una riflessione malinconica:

È un vero peccato che questo gioiello architettonico, con la sua storia millenaria e la sua posizione panoramica mozzafiato, resti chiuso al pubblico per la maggior parte dell’anno.  Si apre solo per eventi speciali, privando così la comunità e i visitatori di un’esperienza unica e di un pezzo importante del patrimonio storico-religioso di Ruta.  Speriamo che in futuro la Chiesetta del Sacro Cuore di Gesù possa essere resa più accessibile, diventando nuovamente meta di pellegrinaggi e permettendo a chiunque di ammirare.

 

 

 

 

Carlo GATTI

 

Rapallo, Mercoledì 7 Maggio 2025