Il Polpo di Rapallo ce lo siamo immaginati?

 

Mi venne in mente di scrivere questo articolo a Pasqua, nel ronzìo di quel traffico che ancora mi gorgoglia in testa; fuori dalla finestra, si spianavano cofani fino al tappo di Via Rosselli, e tutt’intorno si intasava. Dall’autostrada scendevano dritti fiumi di automobili, e le persiane delle seconde case, chiuse da ottobre, sbocciavano per il primo tepore di maggio, puntualissime. è la stagione dei mugugni, che arrivano a nugoli con l’afa.

Adesso è giugno, e la viabilità è di nuovo chiamata ad affrontare le sfide del turismo, e quelle dei cantieri, che si moltiplicano come funghi infiniti in tutti gli sbocchi: a me viene il dubbio che in tutti questi lavori non ci sia nulla di transitorio, ma che essi stessi siano oggetto definitivo della nostra conformazione cittadina. E mi viene proprio in mente guardando Via Rosselli, che poche settimane fa, goffamente si è tappata e stappata due volte, perché i lavori (non conformi al progetto iniziale) hanno necessitato di altri settantamila euro per venir realizzati. E quindi noi Rapallini siamo nel traffico a guardarci negli occhi, ed insultarci fra di noi, anche se pregni d’un nervosismo che proliferando collettivamente davanti a murate di turisti e transenne, diventa quasi gregario; ma contro chi? Forse alla fine vincerà la pigrizia di quei cantieri e le loro proroghe esauste; ricordo di quasi tutte le volte in cui provarono a dare una data al ritorno della fontana del Polpo alla rotonda davanti al Castello, che balzava di anno in anno, sino a farmi passare la voglia d’interessarmene. “Il polpo di Rapallo” (riportato in foto) è una statua in bronzo che risale al 1954, per la mano di Italo Primi

 

Foto TRIPADVISOR

La scultura, caricatasi della responsabilità di simbolo cittadino, è sparita ed il ricordo in cui ingombrava la rotonda pare ormai quasi un miraggio allucinato; sono passati otto anni. In tanto tempo scoprii il famoso dilemma di Schrodiger, in cui un gatto, chiuso dentro una scatola, diventa dopo poco tempo potenzialmente vivo quanto morto. Mi ricorda un po’ il polpo della rotonda; rimane da chiedersi come nel famoso dilemma fisico, questo polpo, è o non è? Esiste, non esiste o è tutta teoria? È nei magazzini comunali?

Perché poi girò anche quella voce, condita di foto e testimonianze; il polpo sin dallo scorso 2024 è nei magazzini comunali. Eppure, stando al Secolo XIX, nell’ottobre 2019 è addirittura andato a cercare il restauro in un laboratorio bolognese, dove le spese hanno raggiunto l’ammontare di trentamila euro, e la stampa aveva già perso l’ottimismo con cui il GenovaToday, a maggio 2017, riferiva di “un’estate senza il polpo”; Rapallo aspetta l’ottava estate senza polpo, e io ho impressione che non me lo vogliano far scoprire bloccando tutte le strade per arrivarci; ormai, il simbolo cittadino, è il cantiere stesso. E poi cos’è e dov’è nato questo antico culto dei cantieri? Pochi giorni fa ritrovai quella rotonda nuovamente recintata di reticolati grigi, a spezzare il passaggio delle corriere per Via Milite Ignoto, e con quella ritrovai la mia idea pasquale di scrivere questo articolo; un’ispirazione suggeritami da quegli autobus, costretti nuovamente ad ingombrare la passeggiata mare, e ad isolare la fermata principale davanti alla stazione. Adesso lì staziona un nuovo mucchio di cartelli a schermare il passaggio, dopo mesi che quella rotonda, (anch’essa Schrodigeriana) era aperta, ed anni che intermitte quei cantieri. Delle volte ha coperto il fiume, ed altre ha lasciato il suolo spalancare la bocca di cemento e acqua del San Francesco. Tutto intrattenimento d’ammirare attraverso i reticolati, quello sgorgare di fango e polvere, sotto la strada spaccata, e dove cavi e tubi rimanevano strappate al pari di erbacce. Proprio lì alle radici di Rapallo, alla base di tutto, si nasconde la profondissima coerenza d’una soprintendenza che in realtà non si è mai contraddetta e a cui quando viene posta una domanda sul polpo, risponde fedele a sé stessa nel 2017, con le medesime parole – Dopo l’estate -.

 

Leonardo D’ESTE

Rapallo, Lunedì 30 Giugno 2025

 

 

Dello stesso autore (Classe 2006)

– SALE MAGNETICO 

https://www.marenostrumrapallo.it/14166-2/

 

Rapallo, 24 Novembre 2023

 

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Rapallo, 17 Dicembre 2020

 

 

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